Politica

Obbligo di raccolta firma per partiti già rappresentati nelle camere, abbassamento della soglia di sbarramento alla camera e potenziamento del referendum.

OBBLIGO DI RACCOLTA FIRME PER PARTITI GIÀ RAPPRESENTATI NELLE CAMERE

I partiti già presenti in Parlamento sono liberi di presentarsi alle elezioni successive senza raccogliere le firme.

E' invece obbligatoria la raccolta di sottoscrizioni per ogni nuovo movimento o lista elettorale.

Questa deroga ai partiti già in Parlamento è ingiusta e crea quei mercanteggiamenti che si osservano prima delle elezioni nazionali. Nel momento della formazione delle liste elettorali esponenenti fuori usciti dai partiti maggiori corteggiano partiti minori per usare il simbolo e la deroga alla raccolta firme, cercando poi di usare la loro visibilità per superare la soglia di sbarramento; a volte questo funziona, a volte no.
Nelle scorse elezioni ci sono stati almeno due casi di questo tipo con sorti opposte.

Crediamo che ogni partito dovrebbe invece svolgere la propria raccolta firme, in questo modo i tempi e le condizioni per le sottoscrizioni potrebbero essere rimodulate perchè anche i nuovi movimenti possano partecipare agilmente.

Speriamo che sotto la spinta di questo quesito il Parlamento, con una nuova legge sul tema, possa introdurre la possibilità di raccolta firme digitali anche per questo tipo di sottoscrizioni, ora escluse da questa possibilità.


ELIMINAZIONE LIMITI TEMPORALI REFERENDUM

Questo quesito elimina le discrezionalità legislative che hanno portato a limitare nel 1970 le tempistiche per la raccolta firme dei referendum a tre mesi dalla prima vidimazione dei moduli.

Viene mantenuto il periodo in cui non è possibile il deposito delle firme nei periodi tra il 1 ottobre al 31 dicembre, permettendo però che le raccolte di firme possano avvenire per un periodo più vasto se i promotori lo desiderano.

Inoltre elimina il limite del deposito di richiesta di referendum per l'anno precedente alle elezioni delle Camere.


ABBASSAMENTO SOGLIA DI SBARRAMENTO ALLA CAMERA

Si abbassa all'1% la soglia di sbarramento alla Camera.

Approfondimenti:

“Volete voi che sia abrogata la Legge n° 352 del 1970, avente ad oggetto “Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo” limitatamente alle seguenti parti:
-articolo 28, limitatamente alle parole “Salvo il disposto dell'articolo 31,” e “entro tre mesi dalla data del timbro apposto sui fogli medesimi a norma dell'articolo 7, ultimo comma. Tale deposito deve essere effettuato ”
-articolo 31.
?”

“Volete voi che sia abrogato il Decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361 avente ad oggetto “Approvazione del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati.” e successive modificazioni, limitatamente alle seguenti parti:
-Articolo 18-bis comma 2: “ Nessuna sottoscrizione e' richiesta per i partiti o gruppi politici costituiti in gruppo parlamentare in entrambe le Camere all'inizio della legislatura in corso al momento della convocazione dei comizi. In tali casi, la presentazione della lista deve essere sottoscritta dal presidente o dal segretario del partito o gruppo politico ovvero da uno dei rappresentanti di cui all'articolo 17, primo comma. Il Ministero dell'interno provvede a comunicare a ciascun Ufficio elettorale circoscrizionale che la designazione dei rappresentanti comprende anche il mandato di sottoscrivere la dichiarazione di presentazione delle liste. La firma del sottoscrittore deve essere autenticata da un notaio o da un cancelliere di tribunale. Nessuna sottoscrizione e' altresi' richiesta per i partiti o gruppi politici rappresentativi di minoranze linguistiche che abbiano conseguito almeno un seggio in occasione delle ultime elezioni per la Camera dei deputati o per il Senato della Repubblica.” ?”

“ Volete voi che sia abrogata il Decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361 avente ad oggetto “Approvazione del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati.” e successive modificazioni, limitatamente alle seguenti parti:
-Articolo 83, comma 1, lettera c) limitatamente alle seguenti parole: “Non concorrono alla determinazione della cifra elettorale nazionale di coalizione i voti espressi a favore delle liste collegate che abbiano conseguito sul piano nazionale un numero di voti validi inferiore all'1 per cento del totale, fatto salvo, per le liste rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute, quanto previsto alla lettera e)”;

-Articolo 83, comma 1, lettera e) numero 1) limitatamente ai caratteri “il” e “0” all’interno delle parole: “il 10 per cento”, e le parole “e che comprendano almeno una lista collegata che abbia conseguito sul piano nazionale almeno il 3 per cento dei voti validi espressi ” e “che abbia conseguito almeno il 20 per cento dei voti validi espressi nella regione medesima o”;

-Articolo 83, comma 1, lettera e) numero 2) limitatamente alle seguenti parti:
-“non collegate, o collegate in coalizioni”,
-“non”,
-“che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 3 per cento dei voti validi espressi,”,
-“non collegate e le liste collegate in coalizioni che non abbiano raggiunto la percentuale di cui al numero 1)," ?”

Compila il seguente form per rimanere aggiornato sulle iniziative del comitato referendario:



    FAQ

    Perché 14 quesiti? Perché dobbiamo pagare? Perché ora? Qui rispondiamo a tutte le domande.

    I referendum abrogativi secondo l’articolo 75 della Costituzione Italiana, grazie al Decreto-legge 31 maggio 2021 n. 77, all’art. 38 quater, prevedono la possibilità di raccogliere le firme per Referendum e iniziative di Legge Popolare attraverso firma elettronica qualificata con marca temporale.
    Entrambe queste operazioni hanno costi determinati dai vari Gestori di Identità Digitale e dalle Time-Stamping Authority (TSA).

    Tutto ciò è consentito “fino alla data di operatività della piattaforma di cui al comma 341”.
    La piattaforma in questione è una piattaforma pubblica in capo a Sogei prevista dalla finanziaria per il 2021, per la raccolta digitale delle firme, ma per ora la piattaforma pubblica non è operativa.
    L’unica modalità per firmare un Referendum con l'utilizzo di firme digitali è attraverso modalità private e necessita di una spesa da parte del comitato oppure un contributo del firmatario.

    Noi siamo riusciti a costituire una piattaforma grazie a una partnership con un aggregatore di servizi Agid: al prezzo una tantum di 1,65 € è possibile firmare uno o più quesiti tra quelli da noi proposti.

    Il referendum abrogativo è uno strumento di “democrazia diretta” previsto dall’art. 75 della Costituzione e nella forma a cui vogliamo ricorrere, prevede che 500.000 cittadini, possano, con una raccolta firme, proporre all’intero corpo elettorale “l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge".

    Per legge si intende una legge in senso formale, cioè approvata dal Parlamento secondo il procedimento ordinario; per "atto avente valore di legge" si intendono i decreti legge e i decreti legislativi (adottati dal Governo su legge delega del Parlamento).

    Una volta raccolte le firme, la Corte Costituzionale si pronuncia sull’ammissibilità del referendum.

    Dopo la pronuncia della Corte Costituzione, Gli elettori si esprimeranno andando a votare alle urne ed il risultato delle votazioni sarà valido solo a patto che venga raggiunto il “quorum di validità” ovvero, a prescindere dal risultato devono partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto. Perché la norma oggetto del referendum stesso sia abrogata, deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

    La raccolta firme ti consente, insieme ad altri 500'000 cittadini, di far valutare alla Corte di Cassazione e poi alla Corte Costituzionale la validità delle proposte riguardo l'abrogazione di una legge ordinaria.
    Se il vaglio passa, nella primavera successiva l'intero corpo elettorale viene chiamato a votare sulle proposte, solo se vanno a votare almeno il 50% più uno degli elettori il referendum abrogativo ha valore.
    Votare per un referendum permette agli elettori di esprimere un’opinione chiara e diretta su argomenti che spesso vengono volutamente ignorati dalla politica perché “troppo scomodi”