2023-Cannabis

I nostri interventi riguardo alla CANNABIS sono:

1) Sulla legge riguardante il "sostegno e la promozione della coltivazione e della filiera della canapa" n° 242 del 2016, alzare i limiti di THC nelle piante di canapa dal massimo di 0,6 attuale al 6%;

Sul Testo Unico sugli Stupefacenti n°309 del 1990 interveniamo con 3 quesiti:

2)Allargare la deroga alla coltivazione della Canapa per Usi consentiti dalla Normativa Europea.

Citiamo il testo originale:
"ad eccezione della canapa coltivata esclusivamente per la produzione di fibre o per altri usi industriali, diversi da quelli di cui all'articolo 27, consentiti dalla normativa dell'Unione europea."

Con la nostra modifica:

"...e' vietata nel territorio dello Stato la coltivazione delle piante comprese nelle tabelle I e II di cui all'articolo 14, ad eccezione della canapa coltivata per usi consentiti dalla normativa dell'Unione europea."

Per cui con questo quesito si delega una liberalizzazione o una legalizzazione alla Normativa Europea.

3)Eliminazione della espressa proibizione di coltivare le piante appartenenti alla Tabella II.

il testo diviene:
"e' vietata nel territorio dello Stato la coltivazione delle piante comprese nelle tabelle I di cui all'articolo 14"

Nella Tabella 2 indicata nell'articolo 14:

"b) nella tabella II devono essere indicati:
1) la cannabis e i prodotti da essa ottenuti;
2) le preparazioni contenenti le sostanze di cui alla presente lettera, in conformita' alle modalita' indicate nella tabella dei medicinali di cui alla lettera e); "

4)Depenalizzazione delle coltivazioni non autorizzate.

Articolo 28 comma 1:
"Chiunque, senza essere autorizzato, coltiva le piante indicate nell'articolo 26, e' assoggettato alle sanzioni penali ed amministrative stabilite per la fabbricazione illecita delle sostanze
stesse. " In questo caso abroghiamo "penali ed"

Approfondimenti:

“ Volete voi che siano abrogata la legge 2 dicembre 2016, n. 242, avente ad oggetto “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa” limitatamente alle seguenti parti:
-Articolo 4, comma 5 limitatamente ai caratteri “lo 0,2” e i caratteri “ per cento ed entro il limite dello 0,”,
-Articolo 4, comma 7 limitatamente ai caratteri “lo 0,” ?”

“Volete voi che sia abrogato il decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, avente ad oggetto "Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza" limitatamente alle seguenti parti:
-articolo 26, comma 1, limitatamente alle parole “esclusivamente per la produzione di fibre o ”, “altri”, “industriali” e ”, diversi da quelli di cui all'articolo 27,”?

“Volete voi che sia abrogato il decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, avente ad oggetto "Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza" limitatamente alle seguenti parti:
-articolo 26, comma 1, limitatamente alle parole: “e II”,” “, ad eccezione della canapa coltivata esclusivamente per la produzione di fibre o per altri usi industriali, diversi da quelli di cui all'articolo 27, consentiti dalla normativa dell'Unione europea”?”

“Volete voi che sia abrogato il decreto del Presidente della Repubblica del 9 ottobre 1990, n. 309, avente ad oggetto "Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza" limitatamente alle seguenti parti:
-articolo 28 comma 1, limitatamente alle parole “ penali ed” ?”

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    FAQ

    Qui rispondiamo a tutte le domande.

    Il referendum abrogativo è uno strumento di “democrazia diretta” previsto dall’art. 75 della Costituzione e nella forma a cui vogliamo ricorrere, prevede che 500.000 cittadini, possano, con una raccolta firme, proporre all’intero corpo elettorale “l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge".

    Per legge si intende una legge in senso formale, cioè approvata dal Parlamento secondo il procedimento ordinario; per "atto avente valore di legge" si intendono i decreti legge e i decreti legislativi (adottati dal Governo su legge delega del Parlamento).

    Una volta raccolte le firme, la Corte Costituzionale si pronuncia sull’ammissibilità del referendum.

    Dopo la pronuncia della Corte Costituzione, Gli elettori si esprimeranno andando a votare alle urne ed il risultato delle votazioni sarà valido solo a patto che venga raggiunto il “quorum di validità” ovvero, a prescindere dal risultato devono partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto. Perché la norma oggetto del referendum stesso sia abrogata, deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

    La raccolta firme ti consente, insieme ad altri 500'000 cittadini, di far valutare alla Corte di Cassazione e poi alla Corte Costituzionale la validità delle proposte riguardo l'abrogazione di una legge ordinaria.
    Se il vaglio passa, nella primavera successiva l'intero corpo elettorale viene chiamato a votare sulle proposte, solo se vanno a votare almeno il 50% più uno degli elettori il referendum abrogativo ha valore.
    Votare per un referendum permette agli elettori di esprimere un’opinione chiara e diretta su argomenti che spesso vengono volutamente ignorati dalla politica perché “troppo scomodi”